E arriviamo all’ultimo post nato dal Cibus Tour, quello dedicato alla ricetta con la nocciola. Alla fine c’è stato uno spareggio tra la Torta Langarola e i Brutti ma buoni e dopo lunga meditazione hanno vinto i secondi. 🙂
Le nocciole che ho usato provengono da qui e sono dello stesso produttore di quelle utilizzate nel risotto col Castelmagno. Ho conosciuto i loro prodotti sabato e me ne sono tornata a casa con un sacchettino di nocciole e una goduriosissima pasta di nocciola perfetta per i dolci. Già che ero allo stand ho provato anche in anteprima una crema con il 45% di nocciola e un pizzico di essenza di vaniglia, letteralmente favolosa! Tanto per darvi idea della proporzione la Nutella contiene circa il 13% del frutto, provate ad immaginarne il gusto. 🙂
Ma passiamo alla ricetta che ho recuperato da Tuki, facendo però delle modifiche importanti sulle nocciole e sulle proporzioni. Risultato iper soddisfacente, nonostante si possano conservare a lungo chiusi in una scatola di latta, sono finiti in un giorno!
Ingredienti per circa 20 pezzi:
150 g di nocciole Piemonte IGP tostate
2 albumi a temperatura ambiente
100 g di zucchero a velo
35 g di zucchero semolato
1 stecca di vaniglia
un pizzico di sale
Realizzazione
NOTA: se non avete le nocciole già tostate dovrete passarle in forno a 150°C per circa 10 minuti; una volta tostate, con un canovaccio, sfregatele per eliminare le pellicine.
Con un frullatore riducete a pezzettini le nocciole (e qui la mia variazione, la ricetta prevede una parte ridotta a pezzetti e una parte in polvere, io non l’ho fatto e le ho lasciate tutte a pezzetti piccoli). In una terrina capiente mescolate assieme le nocciole tritate, lo zucchero a velo setacciato e i semi di vaniglia.
Montate a neve gli albumi con un pizzico di sale e, quando si gonfiano, unite lo zucchero e continuate a montare fino a quando il composto non sarà lucido e fermo.
Con una spatola inserite delicatamente la meringa negli ingredienti secchi, un po’ alla volta, mescolando lentamente dal basso verso l’alto per non smontarla. Prelevate l’impasto e formate delle piccole palline (queste erano circa 4 cm di diametro) su una placca rivestita di carta forno. Cuocete in forno ventilato preriscaldato a 140-150°C per circa 30-35 minuti o fino a quando risulteranno cresciuti e lievemente dorati. Come dice Tuki sul suo sito, è importante che la cottura sia dolce e prolungata per permettere ai biscotti di riuscire al meglio.
ciao Francesca,
hai rispettatto le dosi degli ingredienti?
E l’impasto aveva l’aspetto di una meringa dopo che hai unito lo zucchero?
Queste sono le prime cose che mi vengono in mente.
In merito al freezer io non l’ho mai provato, ma magari funziona bene 🙂
Come faccio a far si che non si spandano nella teglia sembrando delle frittelle piatte??
Il mio composto non mi sembra nemmeno così liquido ma niente, appena li metto si squagliano…. La prossima volta metto l’impasto in freezer!! ;))
Gaia: Non hai idea, ce li siamo spazzolati!Io che di solito i biscotti li faccio per regalarli, stavolta non ho proprio resistito, sono bruttomabuonodipendente da adesso 🙂
applauso anche per questa ricetta!
i brutti e buoni creano una seria dipendenza,bisogna fare attenzione perchè non te ne accorgi e ne mangi uno via l’altro, con il caffè, dopo il caffè, a colazione, dopo cena…sempre!
22 aprile (oggi)
Earth Day
41 Festa della Terra
Se vuoi celebralo, vai in http://www.cucinaamoremio.com prendi il logo ed esponilo.
Grazie.
Dann/www.cucinaamoremio.com
Claudia io non li avevo mai fatti, una vera scoperta! Semplici e veramente ottimi
Adoro i brutti ma buoniiiiii ….è una vita però che non li mangio! Grazie per aver risvegliato tanti ricordi 🙂
Gio: mamma mia, veramente sono buonissimi!
Ale: grazie!
Alexandra: il tuo commento mi ha fatto venire voglia di mangiarne uno subitissimo! Oggi invece abbiamo la colomba, ma da quel che ho letto su Twitter mi sa tanto che non sarà buona come la tua 🙂
Babs: auguroni anche a te per una Pasqua splendida!
booooooooni! e neppure tanto brutti ad essere sinceri! ciao sonia, buona pasqua!
Saranno anche brutti, come vuole la tradizione, ma io li trovo bellissimi…sará che a vederli giá immagini il “crock” tra i denti…e la salivazione aumenta.
Importante usare nocciole piemontesi di qualitá, una ricetta sí semplice, ma con i prodotti sbagliati diventerebbe una cosa bruttissima.
P.s. ho anch’io le nocciole sottovuoto!!!
Meravigliosi!!!!
buoniiiiiiiiiii, questi li adoro!