La cucina ligure è sostanzialmente povera, non ha certo la ricchezza di quella emiliana o la corposità di quella toscana. Il suo segreto sta nei profumi dell’orto, delle erbette e nel mischiare ingredienti semplici.
La cucina ligure risente delle caratteristiche della sua terra, ed è pertanto cucina sia di mare che di montagna. La scarsità di pascoli bovini e di selvaggine costrinse i liguri a sviluppare piatti a base di ingredienti alternativi quali il pesce e le erbe: nascevano così i condimenti a base di erbe selvatiche o coltivate, tra cui spicca il pesto, le molte torte salate alle verdure, la più famosa delle quali è la torta pasqualina, i ripieni e le focacce.
Ugualmente, la cucina ligure risente della contaminazione di altri luoghi e popoli con i quali nell’arco dei secoli i genovesi sono entrati in contatto, soprattutto per commercio.
La bandiera di questa cucina è senza dubbio il pesto e da qui la mia scelta di parlarvi del minestrone genovese (che a differenza di altri è preparato col pesto), piatto umile ma dalla grande importanza, che personalmente adoro mangiare nelle serate più fredde (e la scorsa settimana ne ho consumato proprio tanto) e che porto anche il giorno dopo in ufficio nella schiscetta.
Sottoripa (fronte porto di Genova)
Vi riporto una storiella popolare sul minestrone.
A Genova ai tempi delle osterie ambulanti che lavoravano nel porto e che avevano una ben fornita dispensa con relativa cucina, si servivano ai naviganti in arrivo, in partenza o di passaggio numerosi piatti riuscendo sempre a farsi intendere nonostante la lingua parlata non fosse la stessa. Pare che tra questi piatti il preferito e il più richiesto fosse proprio il minestrone.
Un piatto con la caratteristica di essere buono anche freddo.
I suoi ingredienti sono prodotti della natura e di facile reperibilità, quali verdure e legumi: patate, fagioli, zucchine, verza, spinaci, melanzana e brichetti o taglierini (ma anche il riso e personalmente lo preferisco così) nonché l’indispensabile pesto.
Le informazioni qui sopra sono state raccolte su mangiareinliguria.it, su Wikipedia e su vecchi libri dedicati alla cucina ligure. La ricetta del minestrone invece è quella di mia madre ed è la stessa che propone giornalmente al ristorante.
Ingredienti per preparare un minestrone per più persone (ovviamente le verdure variano secondo disponibilità delle stagioni)
- 500 g patate
- 300 g borlotti
- 200 g piselli
- 300 g zucchini
- 300 g bietole
- 1 cavolo verza
- 1 gambo di sedano
- 2 carote
- 1 cipolla
- 1 manciata spinaci
- 200 g riso
- Un paio di cucchiai di pesto
- Olio d’oliva extra vergine
- sale
Preparazione
Lavare le verdure e tagliarle a pezzetti. Portare a ebollizione le verdure in una pentola, con un pizzico di sale e olio evo. Lasciarle cuocere lentamente e a lungo, almeno per un paio d’ore.
Quando vedete che il brodo diventa denso e le verdure si sciolgono, il minestrone è pronto. Regolate di sale e aggiungete il riso, che farete cuocere secondo indicazioni.
A cottura ultimata, aggiungete il pesto mescolate e impiattate.
Barche dei pescatori a Camogli
ciao Chiara,
Sestri Levante? Io abito a Lavagna e a Sestri ci sono spessissimo, dobbiamo assolutamente vederci per un caffè 🙂
un abbraccio
sonia
Ciao…sono nuova tra le blogger,ma il tuo lo seguo già da tempo…Anche io sono Zeneise… di Sestri Levante per la precisione… mi ha fatto piacere vedere la ricetta del minestrone scritta da qualcun altro…con le foto di genova… ti faccio i complimenti…..anche per la ricetta del pesto…un pò di sane tradizioni!
Ciao…e a presto!
umh, mi sa che riesco ad immaginarmela 🙂
No no che freddo…..caldissssssimo :DDDD
Dovresti vedere la faccia di mio marito ahahhaha
ciao Ale, è proprio vero, anche freddo è ottimo.
Alice e Giovanna, mi sa che il pesto è universale anche fuori dalla Liguria 🙂
Ottimo! Anche io ho aggiunto il pesto avanzato al minestrone senza sapere che fosse concesso! Benissimo. Segnata la ricetta proverò a farlo per bene! Bellissima Camogli!
ma sai che io metto sempre il pesto nel minestrone?? sarà che amo il basilico alla follia, ma trovavo che fosse un modo pratico per diffonderlo uniformemente al minestrone insieme a tutti i sapori del pesto.
ora so che lo faccio alla genovese 🙂 buono a sapersi!
bacionissimi!
Segnata la ricetta!!!! Io mangio minestrone anche in piena estate 😀