Sono in arrivo alcuni post pratici su cosa vedere qui a San Francisco, solo nel weekend abbiamo:
- ascoltato i racconti di chi ha vissuto ad Alcatraz
- attraversato il Golden Gate piú volte
- visitato la foresta di sequoie Muir Woods
- guardato il tramonto a Sausalito
- caricato non so quante canzoni sulla nostra playlist californiana su Spotify che prometto di condividere presto
- registrato troppi video, presto il mio iPhone esploderá 🙂
- comprato i croissant da Mr. Holmes Bakery
- mangiato troppo, as usual 🙂
Ma oggi vorrei fare qualche riflessione su quello che ho trovato qui in ambito “food & wine”.
Prima di partire tutti si sono premurati di farmi notare che sarei ingrassata, che avrei mangiato malissimo, che avrei dovuto portarmi la pasta da casa (intesa come Italia, non Londra :D).
Dopo quasi due mesi qui mi sento di affermare che
- no, non sono ingrassata, non ho una bilancia ma i vestiti mi entrano ancora, grazie 🙂
- in California si mangia benissimo!
San Francisco é una delle cittá piú gourmet che abbiamo mai visitato e troverete sicuramente qualcosa che vi soddisfi, che sia un ristorante Michelin o un tacos comprato dal food truck di zona che ogni giorno a mezzogiorno magicamente appaiono.
Ho scritto qui un primo post con alcuni consigli golosi su San Fran e presto vi racconteró delle immancabili colazioni e del sacro bunch domenicale.
Parliamo di vini. Girando per le vigne della Napa Valley e Sonoma incontrerete grandi nomi e terre incantevoli. La decisione sul dove fermarsi é vasta e complessa, ma qualunque sia la vostra scelta avrete portato a casa un panorama splendido incorniciato da un bicchiere di vino.
Consiglio: Ridge Winery, Opus one (costicchia, siamo sui $45 a bicchiere) e il Castello di Amorosa.
Tra l’altro nella Napa Valley, a Yountville, una piccolissima cittá quasi interamente popolati da veterani di guerra, troviamo The French Laundry, uno dei ristoranti di Thomas Keller, incluso anche nella classifica “The world’s 50 Best Restaurants”, per dire.
Viaggiando sulla costa vi troverete a mangiare granchio o zuppa di vongole (clam chowder) in un locale piccolissimo sul molo, insieme ai locali venuti per una birra e commentare l’immancabile partita di baseball sullo schermo sopra al bar.
Sempre on the road, nei post piú sperduti, incontrerete agricoltori che vendono casse di frutta, ortaggi e frutta secca per pochissimi dollari.
Avrete la possibilitá di provarli prima dell’acquisto, fatelo! Non ricordo di avere assaggiato pesche e pomodori cosí buoni negli ultimi anni.
Certo poi c’é il cosidetto junk food: hamburger, patatine fritte, frappé, s’mores, la scelta é ampia, ma vuoi mettere la felicitá di mangiare patatine seduto al Beach Boardwalk, lo storico luna park di Santa Cruz, guardando il mare?
Qui a San Francisco e’ solo una questione di costo, ci sono moltissime opzioni healthy e il bio e’ la normalita’. Ortaggi e la frutta sono fantastici, ma ovviamente hanno un costo assurdo, molto peggio delle deli londinesi.
Uscendo dalla citta’ trovi le bancarelle dell’agricoltore con cui compri per pochi dollari. Non conosco il resto degli Stati Uniti, NYC esclusa, ma qui i ristoranti di un certo livello hanno la coda tutte le sere, metti che ci sono anche tanti immigrati che vogliono mangiare bene, ma le opzioni ci sono 🙂
bellissimo post e finalmente qualcuno che dice ai soliti italiani che “in America e’ tutto junk food, in America non sanno mangiare” che c’e’ molto di piu’ di questo – soprattutto in California ma non solo 🙂 Poi qui a Londra ad esempio la loro frutta e verdura ce la sognamo… e l’attenzione alla tracciabilita’ e al biologico che hanno li’ farebbe bene anche all’Italia. Ok fine della predica. grazie di avermi fatto sognare in un martedi’ pomeriggio x