Lunedì sera mi trovavo a camminare di fretta nella City londinese, in una giornata non molto calda ma limpida, bella. Mischiata tra le persone che uscivano dall’ufficio e correvano a prendere la metro per tornare a casa, mi stavo dirigendo in una zona a me sconosciuta della City, per un evento decisamente prestigioso: il 50 Best Restaurants Award!
Nel meraviglioso Guildhall, che è stato la sede del municipio di Londra per diversi secoli, si è tenuta ieri sera la nuova edizione del premio voluto dalla rivista inglese Restaurant Magazine.
Scontato raccontarvi le mie impressioni nel vedere tutti questi chef riuniti, guardarli sorridere ed emozionarsi nel sentire il loro nome in classifica.
Alcuni già li conoscevo e altri mi sono stati presentati ieri sera, come la new entry in classifica – n° 50, il giovane e promettente Virgilio Martinez dal Perù.
Ma veniamo alla classifica, quella generale la trovate qui, mentre per quanto riguarda i ristoranti italiani presenti tra i migliori 50 troviamo:
- le Calandre di Rubano n°27
- Combal.Zero n° 40
- Piazza Duomo di Alba n° 41
- e l’Osteria Francescana di Modena, con Massimo Bottura al terzo posto!
Credo che il momento che più mi ha colpita sia stata proprio l’esplosione di gioia in sala alla lettura del nome di Massimo, siamo scattati tutti in piedi urlando come ragazzini e scattando foto… persino i miei vicini di posto francesi, coinvolti dal momento, hanno esultato con noi. 🙂
Altra soddisfazione italiana è quella di Nadia Santini che ha ricevuto il premio come cuoco donna migliore del mondo – World’s best female chef, complimenti Nadia!
Vi lascio con alcune foto dell’evento, in parte mie e in parte del sito Worlds 50 Best Restaurants.
Buona giornata!
Io e la bellissima Gizzi Erskine, food writer, chef and UK television presenter.
E ovviamente vestita da ufficio finisco sul tappeto “viola” con il grandissimo Federico, mio mentore e compagno per la serata. 🙂
San Pellegrino, main sponsor dell’evento
I 50 best!
Il premio, che è andato in scena ieri sera a Londra, è organizzato da una rivista di settore non molto conosciuta, “Restaurant”, e pagato da una serie di sponsor con in testa la San Pellegrino. Raccoglie i voti di 900 giurati, tra cuochi, giornalisti e gastronomi, in tutto il mondo. Una formula criticata da molti, perché lascia spazio a cordate per decidere vincitori e piazzati. L’appuntamento ha comunque ottenuto una visibilità notevole. Dopo Ferran Adrià, il cuoco simbolo dei 50 Best è stato Renè Redzepi, danese-macedone, del Noma. Ha vinto tre edizioni di seguito, dal 2010 al 2012. E’ un cultore della cucina nordica, che ha inserito nel menu del suo ristorante piatti come le formiche vive alla citronella. I suoi ultimi mesi sono stati orribili: c’è stata una maxi intossicazione nel suo locale; e a marzo, per l’ennesima volta, Redzepi non è riuscito a conquistare la terza stella Michelin. Due notizie che hanno influito solo in minima parte alla serata di Londra, dove Redzepi ha conquistato comunque il secondo posto. Il primo è andato ai bravi fratelli Roca, catalani, di Girona, con il loro El Celler De Can Roca, celebre anche per le olive caramellate portate in tavola appese ad un alberello bonsai. Per gli iberici un gran ritorno, dopo che dal 2003, anno della prima edizione del premio-referendum, Adrià di El Bulli è sempre salito sul podio fino alla chiusura del locale (dal 2006 al 2009 l’incontrastato vincitore).